Sai ho sempre sempre pensato che la pazienza fosse una delle virtù maggiormente apprezzabili in una persona.
Ho anche pensato che noi donne ne avessimo più degli uomini e potessimo così prenderci il lusso di farne un uso smodato.
Poi crescendo, ho imparato a distinguere tra quella che era la pazienza e quella che invece era passiva rassegnazione.
Sono arrivata alla conclusione che le donne pazienti raggiungono la stessa percentuale degli uomini mentre un 80% di loro sono solo donne che vivono con passiva rassegnazione.
Ecco tentare di accettare le alzate di testa di una persona che non capisce o non vuole capire diventa passiva rassegnazione all'idiozia.
Perciò direi che forse è il caso di non parlare e spostarsi nella piccola fetta del 20% ;-)
Sai, giusto ieri sera riflettevo con un amico su quale fosse la differenza tra l'avere pazienza ed il perdere tempo. Talvolta vado in crisi perché avrei voglia di "mettere fretta" ai tempi....perché mi sembra di sprecare i giorni.....dall'altra parte mi rendo conto che DEVO avere pazienza e non forzare la mano....si rischia di aggrovigliare ancora di più le situazioni. Mi rendo conto anche che le altre persone hanno tempi differenti dai miei che vanno assolutamente rispettati. Per me la passiva rassegnazione proprio non esiste. Esistono i dubbi : ".....QUASI sicuramente non servirebbe a nulla.....".......non è una certezza....non vorrei mai nella mia mente una certezza così triste e passiva. Io DEVO risolvere. Sempre e comunque. Spero solo che dall'altra parte mi venga dato lo spazio per poter esprimere le mie "spiegazioni".......e per fortuna a volte capita di incrociare gente che è disposta a non chiudere le porte in faccia. Se invece ci si imbatte in individui piccoli e ristretti mentalmente....beh....allora mi sa proprio che è meglio perderli che trovarli, no?
Quindi pazienza, riflessione e azione. La rassegnazione idiota lasciamola all'altro 80%......;)
Sai ho sempre sempre pensato che la pazienza fosse una delle virtù maggiormente apprezzabili in una persona.
RispondiEliminaHo anche pensato che noi donne ne avessimo più degli uomini e potessimo così prenderci il lusso di farne un uso smodato.
Poi crescendo, ho imparato a distinguere tra quella che era la pazienza e quella che invece era passiva rassegnazione.
Sono arrivata alla conclusione che le donne pazienti raggiungono la stessa percentuale degli uomini mentre un 80% di loro sono solo donne che vivono con passiva rassegnazione.
Ecco tentare di accettare le alzate di testa di una persona che non capisce o non vuole capire diventa passiva rassegnazione all'idiozia.
Perciò direi che forse è il caso di non parlare e spostarsi nella piccola fetta del 20% ;-)
Sai, giusto ieri sera riflettevo con un amico su quale fosse la differenza tra l'avere pazienza ed il perdere tempo.
RispondiEliminaTalvolta vado in crisi perché avrei voglia di "mettere fretta" ai tempi....perché mi sembra di sprecare i giorni.....dall'altra parte mi rendo conto che DEVO avere pazienza e non forzare la mano....si rischia di aggrovigliare ancora di più le situazioni.
Mi rendo conto anche che le altre persone hanno tempi differenti dai miei che vanno assolutamente rispettati.
Per me la passiva rassegnazione proprio non esiste.
Esistono i dubbi : ".....QUASI sicuramente non servirebbe a nulla.....".......non è una certezza....non vorrei mai nella mia mente una certezza così triste e passiva.
Io DEVO risolvere.
Sempre e comunque.
Spero solo che dall'altra parte mi venga dato lo spazio per poter esprimere le mie "spiegazioni".......e per fortuna a volte capita di incrociare gente che è disposta a non chiudere le porte in faccia.
Se invece ci si imbatte in individui piccoli e ristretti mentalmente....beh....allora mi sa proprio che è meglio perderli che trovarli, no?
Quindi pazienza, riflessione e azione.
La rassegnazione idiota lasciamola all'altro 80%......;)