sabato 18 febbraio 2012

Lo sai cos'è?






E' la paura di restare nuovamente bruciata.
Quelle scottature rosso grigiastro che si gonfiano, fanno la bolla, scoppiano, bruciano, ti fan restare in carne viva, si seccano.....e lasciano il segno....la cicatrice.

Così è.

E' difficile ogni volta.
E' difficile pensare e ritornare a quella notte.
Era proprio nottenotte.
Buia.
Illuminata solo dalla neve che circondava la macchina, con il suo riflesso.
Il silenzio assoluto attorno alla neve.

Davvero non pensavo che ci avresti provato sul serio.
Davvero non pensavo che mi avresti baciata al banco di quel Bar da comunisti.
Con gli occhi chiusi.
Davvero non pensavo che volessi “fare all'amore” con me.
No.
Non lo pensavo.
Davvero.

E quando il desiderio profondo e viscerale ci ha attanagliato, mi sono mantenuta controllata.
Dentro.
Nel profondo.

Osservavo ciò che accadeva come in un film. Come fuori. Come non volessi essere io.

Non volevo sentire le tue parole che scorrevano sulla mia pelle come gocce d'olio denso.
Non volevo sentire il tuo bisogno di affetto.
Non lo volevo proprio sentire.

Mi sono aperta, sì......mi sono aperta perché anche io ne ho bisogno......ne ho una disperata necessità.

No......non di sesso.......non di orgasmo...........no............


    .....di…......comunione...........di connessione.....


.....e sì......le mie gambe erano aperte......la mia fica grondante era aperta per tutta la tua mano......e anche per 2, se tu me le avessi volute infilare........

No, non ho voluto ascoltarti......non ho voluto sentirti........ho chiuso il cuore, lo stomaco......ho chiuso tutto quello che poteva farmi soffrire e patire.

Perché è capitato che io abbia sofferto e patito.

Ed ho sofferto e patito talmente tanto e talmente in profondità che quella nottenotte, in mezzo alla neve bianca, ho proprio chiuso cuore e stomaco.

Per non farti entrare.

Adoravo la tua dolcezza......adoravo la tua voce che mi parlava di “fare all'amore”......che rimaneva stupita per il mio colare......che mi voleva far toccare gli apici della piramide del piacere......che mi raccontava brandelli sbrindellati di vita.....che mi suggeriva un'improbabile continuazione dei nostri incontri........che mi guardava come un bambino stupito........

Dio, piccolo tesoro.......quanto ti ho adorato......quanto ho stretto con la cinghia quella parte di me che ti voleva.......che ti voleva davvero.......che ti voleva tutto........che ti voleva e basta.

L'ho stretta quella cinghia di cuoio....l'ho stretta attorno al mio clitoride, per non venire.......l'ho stretta alla mia gola, per parlare il meno possibile........l'ho stretta alla mia anima per non lasciarle respirare il tuo odore......l'ho stretta alla mia vita per non viverti.........

..per non sentirti......


..per non ascoltarti........


...per non ascoltare le tue menzogne, il tuo bisogno di vivere, il tuo bisogno di amare, il tuo bisogno di essere amato.....il tuo bisogno........

..perché era una bugìa.......era una bugìa.
Lo so che era una bugìa.
Perché tutti gli uomini mentono.


E allora il mio corpo ha goduto.
Ha goduto della tua bocca, delle tue mani nervose, del tuo cazzo che non ne aveva mai abbastanza.

Ti ho preso dentro di me ovunque.
Ti ho goduto senza stomaco e senza cuore.
Senza orecchie e senza cervello.


Perché ho paura.
Terrore delle scottature....quelle che fanno la bolla e che bruciano......quelle che fanno colare quell'umore che sembrano lacrime.......che lasciano la carne viva scoperta in balìa degli agenti atmosferici......

.quelle scottature lì.

Non le voglio più.




Mi hai scritto.
Mi hai fatto sentire ancora il tuo desiderio di rivedermi e risentirmi.

Poi hai smesso.
Hai smesso quando mi sono scopata il tuo amico.

Hai smesso perché, come immaginavo, erano tutte menzogne, le tue?
Ritornare alla tua vita ti ha fatto cambiare idea?
O il fatto che io abbia scopato col tuo amico ti brucia come una scottatura in carne viva?

Gli uomini desiderano le donne libere e goduriose, ma quando se ne trovano una davanti ci mettono un attimo a scoparsele e poi tatuarle con una T di Troia sulle chiappe.

E' un attimo.

Un attimo.....e poi tutto scompare.......come se nulla fosse mai accaduto.







( La colonna sonora fa riferimento ai bigliettini di S. Valentino.....che è in febbraio....che cade nel segno dell'Aquario.
Detesto S. Valentino......così come detesto l'indifferenza.
Io non sono Romantica.
Io sono Sturm Und Drang.
Io sono VIOLA. )


Ogni riferimento a persone, macchine, elementi atmosferici o segni zodiacali è puramente casuale.




18/02/'12



Avere 1000 spiegazioni da dare.........

................e accorgersi che quasi sicuramente non servirebbe a nulla..........




.....................
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mercoledì 8 febbraio 2012

Rovente









Di notte le cose fanno sempre più impressione.
E' una girandola, e' una giostra.
Luci, voci, colori, suoni.
Come in una di quelle foto in cui le luci sembrano scie...
Dentro di te c'e' il silenzio, mentre vedi e senti il casino tutto attorno.
Ma non sono triste.
Non sono nera e non sei depresso.
Siamo solo vivi e consapevoli di quello che c'e' attorno a noi e lo guardiamo con silenzioso interesse.
Quasi nulla ci sta bene e accettiamo quasi tutto perche' e' cosi' che funziona il meccanismo.
E allora andiamo a scopare.
Andiamoci e facciamolo.
Facciamolo perche' e' uno dei pochi doni che ci sono stati concessi su questa terra.
Scopiamo come 2 animali.
Scopiamo come 2 lupi mannari in trasformazione e mettiamoci dentro tutto.
Tutto quanto.
L'odio nero e l'amore rosso.
La rabbia scura di sangue e la la rabbia fredda dell'acciaio lucente e anche quella arrugginita del ferro vecchio.
La timida curiosita' del non guardarsi negli occhi infilando le dita l'uno nei vestiti dell'altro.
Il silenzio soffocato dello stomaco contratto al contatto con i lembi di pelle più sensibili.
Mettiamoci il fiato caldo che avanza veloce appannando i finestrini di questa macchina, che sbatte l'uno sulla bocca aperta dell'altro.



Lasciamo che la gola emetta suoni gutturali bestiali di dolore e piacere.
Sorridiamo come due ebeti lobotomizzati.
Graffiamoci e mordiamoci, accarezziamoci e lecchiamoci.
Gustiamo il gusto ferrugginoso succhiando la pelle fino a richiamarne il sangue in superficie.
Sfondiamoci i sensi e la mente lasciamola in standby.
Assaliamoci come due fiere affamate e ringhiamo la nostra vita fuori dai denti serrati.
Amiamoci come non abbiamo mai amato nessuno.
Veneriamoci come se fossimo Figli di Dio.
Mescoliamo i nostri fluidi come due alchimisti che tentano la nuova formula x ottenere la felicita' eterna.
Montiamoci come due animali selvaggi e sublimiamo l'amore eterno che dura un battito di ciglia.
Scivoliamo nell'incoscienza, perdiamoci nelle spire risucchianti del piacere impalpabile.
Scopiamo e facciamo l'amore e poi scopiamo ancora per poi tornare ad amarci nuovamente.
Esplodiamoci l'uno dentro l'altro senza nessun freno e senza nessuna barriera urlandoci addosso tutto quello che siamo e che siamo diventati e tutta l'inconsapevolezza per cio' che saremo e saremmo.
Assaporiamo i nostri orgasmi con la lingua, perche' il gusto che sentiamo è il gusto di quello che siamo piu' dentro del dentro.
Nel deglutire il reciproco godimento, ci porteremo appresso l'uno un pezzo dell'altro.
Perche' la fine del mondo e' domattina e io voglio averti scopato come si deve.