sabato 19 novembre 2011

Rimembranze




Sai.....c'è la nebbia, fuori.
Un nebbione da paura.
Che mi piace l'inverno lo sai bene.
Sto aspettando la neve.
Quando arriverà, festeggerò piangendo e sorridendo.
La guarderò scendere dalla mia finestra cittadina, in questo posto distante che sai benissimo dov'è.
Tutte le mattine guardo le montagne.
Qui vicino sono già leggermente imbiancate.
Mi è sempre piaciuto guardare le montagne.
Sia dalla mia finestra, sia dalla casa in montagna dei miei.
Ogni mattina metto il piumino e la sciarpa.
Fra un po' comincerò anche a mettere il berretto di lana.
Plauto è sempre contento, quando andiamo a passeggiare.
Col sole e con la nebbia è sempre felice.
Ogni mattina, sotto le coperte penso a tante cose, prima di svegliarmi del tutto.
Lascio scorrere i pensieri liberamente.
Penso a tutto ciò che è stato e a tutto ciò che poteva essere e alla fine mi salgono alla mente dei versi :


Sul muro grafito
che adombra i sedili rari
l'arco del cielo appare
finito.
Chi si ricorda più del fuoco ch'arse
impetuoso
nelle vene del mondo; in un riposo
freddo le forme, opache, sono sparse.
Rivedrò domani le banchine
se la muraglia e l'usata strada
nel futuro che s'apre le mattine
sono ancorate come barche in rada.


Ti dicevo che per me era una visione pessimistica...il fuoco ch'arse......vuol dire che è morto....è spento........nulla più brucia......nulla più brilla.....nulla più scalda.......
E tu mi rispondevi che il finale è splendido : ogni mattina può essere un nuovo viaggio, una barca ancorata che aspetta solo te......se lo vuoi.....se hai il coraggio.........
Ma la barca il giorno dopo è scomparsa.
Anche se avessi avuto il coraggio di partire, ormai non c'era più.
Ma magari non era la mia barca.
Magari non era lì ad aspettare me.
Guardo le albe innevate.
Attendo la neve.
Qui.
Come ogni anno.
Quest'anno avrà sfumature differenti.
Tutto scorre.....................ovunque................


Diamanti e Carbone 

venerdì 18 novembre 2011

Mi sbottono.......







1^ Parte
Autrice Spuffy6

......la camicetta e la appoggio al bordo del letto...
slaccio il reggiseno e, facendo scivolare le spalline lungo le braccia, lo lascio cadere a terra...
infilo una mano sotto la gonna e mi sfilo il perizoma di pizzo nero, che cade a terra poco distante dal reggiseno...
Sto per sfilarmi anche la gonna, ma aspetto, cambio idea... trovo più eccitante lasciare un indumento addosso, e credo lo penseresti anche tu...

Posiziono la macchina fotografica sul tavolo, l'obiettivo puntato verso il letto...

Aziono l'autoscatto... 10 secondi...
mi inginocchio a quattro zampe sul letto...
10...
9...
appoggio i gomiti davanti a me...
8...
inarco il bacino...
7...
6...
appoggio la testa sul letto, fra i gomiti...
5...
4...
attendo, mentre sento una strana eccitazione salire...
3...
2...
1...
la luce del flash si diffonde nella stanza...scattata.

Mi alzo e la guardo, mi piace... mi eccita pensare a quando la vedrai, a quando penserai che l'ho fatta per te... e a quanta voglia avrai di strapparmi coi denti quella sottile gonna nera che ho tenuto addosso...

L'eccitazione continua a crescere, mentre me ne scatto altre...

Adesso ancora più di prima apro le gambe, inarco il bacino, alzo il cul0 davanti all'obiettivo, immaginando di farlo davanti a te...

Ti immagino dietro di me a guardarmi, a osservare voglioso il mio spacco bagnato, desiderando farmi tua...

Immagino le tue mani a tenermi ferma la testa, a tirarmi i capelli mentre mi riempi con colpi decisi... immagino la tua lingua sul collo e sulla schiena, le tue mani a lasciare segni sul mio corpo... e mentre l'eccitazione sale ancora, altri flash mi avvolgono...

E quando non resisto più inizio ad accarezzarmi, a toccarmi... sempre più velocemente... l'ultimo flash mi coglie con le dita dentro di me, a darmi piacere, pensandoti...


E alla fine prendo la macchina fotografica e trasferisco le foto sul mio computer...
Rimarranno lì fino a quando non deciderò di mandartele, fra qualche giorno...

E saranno solo per te.....



2^ Parte
Autrice AliWings


" E alla fine prendo la macchina fotografica e trasferisco le foto sul mio computer.
Apro il file con l'ansia di scorgere in quegli scatti la "me stessa" che immagino eccitata e con gli occhi socchiusi....esattamente come vorrei che tu mi vedessi......fantastico sulle mie pose vampose e leggermente eccessive finché il pc carica il tutto. L'orgasmo appena provato mi fa scendere in una dolce tranquillità, in una bolla di stasi rilassata con la testa appoggiata sulla mano a guardare nel vuoto.
Ecco.
Caricate.
Apro il file.
Allora : mh.
La prima è meglio eliminarla....si vede che è la prima che ho fatto...non sono particolarmente sciolta.
Le 3 successive : me le guardo bene, nei minimi dettagli....uff....andrebbero anche bene, ma cakkio.....sembrano le mammelle di una mucca....mh. Teniamole da parte, va'...non si sa mai.....
Altro gruppo.
Mannòòòòò!!!!! Porca Miseria! Spunta fuori il rotolino della pancia.....!!! Uff....sarebbe bastato che mi spostassi leggermente più a sinistra....grr.
Elimina.
Le 4 che seguono le cancello in un botto : non so come, ma sembra che la gonna nera abbia una macchia bianca giusto sul fianco....dannato flash!
Sto cominciando a preoccuparmi.
Le 5 successive le guardo con gli occhi sbarrati dal disgusto : altro che occhi socchiusi per il piacere.....qui sembra che io mi sia appena fatta di eroina pura.
Fantastico.
Che genio.
Fuck.
Porcawacca.....sto arrivando in fondo...possibile che non ce ne sia una, dico UNA di decente??
Eccola!

Questa è bella!
....ho il piede in modalità "vanga"....ma vabbé....vuoi che lui stia lì a guardare proprio il piede con tutto quel ben di Dio?
Altro gruppo.
Ecco...ti pareva.....qui l'espressione è più sexy.....ma ovviamente ho gli occhi rossi. Sembro un alieno. Un'aliena sexy, ma sempre inumana.
Giuro : la prossima volta pago un cazzo di fotografo.
Arrivo alle ultime.
Quelle più.....esplicite.
Effettivamente non sono male.
Sì vede bene....tutto quanto.....e niente rotoli pendenti.
Ok.
Allora facciamo una cernita.
Ne abbiamo una con le mammelle da mucca......una col piede a "vanga" e una decente ma completamente esplicita.
Io volevo che fosse un crescendo, mica sbattergli subito la passera davanti.
Dannazione.
E 2 ore son volate.
Minkia....è un lavoraccio......
Magari stasera riprovo per qualche scatto intermedio......ma poi si vede che son state fatte in 2 momenti diversi della giornata.....uff.
Potrei riprovare a rifarle tutte stasera.....ma mi dispiace cestinare queste qui che son decenti.
Magari riprovo domani.
Ma se domani non sono così ispirata?

.........

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..........'fanculo.

-.-'"






giovedì 10 novembre 2011

Rock'n'Roll Suicide






Ti accendi una sigaretta.
La affili prima di metterla in bocca.
Socchiudi gli occhi alla luce dell'accendino.
E' un sacco di anni che non ti vedo.
Potresti essere diventato chiunque nel frattempo.
Perché tu abbia suonato il mio campanello proprio non lo so.
- Sono stanco - mi dici.
Aspiri la prima boccata stancamente : - Stanco di tutto.-
Io taccio.
Si capisce che hai bisogno di buttare fuori.
E allora taccio.
Inizi il tuo breve monologo.
- Va tutto a rotoli. Nulla.....nulla si salva.-
Lo dici giocando con lo stelo della sigaretta e fissando le piastrelle della mia cucina.
- Lei e' cosi'. Io sono cosi'. Due vie marittime impraticabili.
La professione e' vacillante.
Cos'altro potrei mai fare nella vita?
Il mondo sta dando di matto.
Non lo capisco.
Non lo comprendo.
Non lo riesco a compenetrare.
Nulla mi da soddisfazione.
Nulla mi fa pensare che domani potrebbe essere migliore.
La stanchezza mi attanaglia le viscere. E' fisica. E' mentale.
E' dappertutto.
Davanti e dietro.
Sopra e sotto.
Non riesco piu' a combatterla.
Non ho piu' forza.
Non ho piu' strategie.
Non ho piu' trucchetti né trabocchetti per fregarla.
La ragnatela mi ha intrappolato.
Sono un topo con una zampa imprigionata in una fottuta trappola.
Ricercavo solo un pezzetto di formaggio. Mica tanto. Mica troppo.
Sono l'ultimo elefante sulla faccia della terra.
Cacciato da un bracconiere invisibile che vuole le mie zanne per farne dei gioiellucci da vendere al mercatino dei turisti qualunque.
Non so che fare. Non so che pensare.
Non ho voglia.
Non ho voglia di niente.-


La sigaretta si e' consumata.
Un rigo arcuato di cenere penzola dalle tue dita macchiate di nicotina.





E' insostenibile.
E' schifoso.
E' intollerabile.
Con delicatezza predo il mozzicone dalle tue dita. La cenere capitola a terra e si sparge sul pavimento. Lo uccido definitivamente nel posacenere.
Non so cosa ti aspetti da me.
Che ti consoli?
Che ti dica che fuori c'e' il sole?
C'e' la nebbia fuori, Tesoro. E c'e' buio pesto.
Di sole neanche l'ombra.
Ma sai?
- Non sei solo -
No, non sei solo.
E quindi?
E quindi ti tolgo i capelli dalla faccia.
Ti guardo.
Osservo le tracce di quello che eri tu in quello che sei ora.
E penso che sia un peccato.
Un fottutissimo peccato.
Mi alzo e mi inginocchio davanti a te.
Ti sbottono i jeans, li abbasso assieme ai boxer.
Tu non capisci, ma non opponi resistenza.
Bravo.
Ti prendo il cazzo in bocca e ci metto tutta la mia goduria per fartelo rizzare.
Lo sento crescere ed indurirsi tra le mie labbra, i tuoi respiri confusi e stupiti arrivano alle mie orecchie.
Ti lecco e ti succhio con soddisfazione e con le mani che ti carezzano i polpacci e le cosce.
Come se fosse l'ultimo pompino del mondo.
Ti guardo e quello che vedo è la tua testa appoggiata al muro ed il tuo sguardo fisso ancora nel vuoto. Ma un vuoto diverso ora.
Una volta riempito di saliva filante il tuo cazzo, quella che si può trovare solo nei recessi della gola, mi alzo e mi sfilo i jeans. L'elastico delle mutandine schiocca attorno alle mie cosce finché le sfilo.
Monto sopra alle tue gambe.
Impugno la tua verga e ti voglio incazzato.
Non succube degli eventi. Non sottomesso alla vita.
Ti faccio entrare dentro di me.
Ti prendo per i capelli e ti costringo a guardarmi negli occhi.
- Guardami. Guardami e scopami. Non lasciarti scopare. SCOPAMI!! -
A mano a mano che io mi muovo, sento sotto di me che qualcosa si muove.....sono le tue anche. Le tue anche cominciano a dialogare con le mie.
Ti bacio ora. Ti bacio, ti scopo, mi scopi.
Scopi me.
Scopi quello che ti manca.
Scopi quello che vuoi e che non hai.
Scopi quello che sei e quello che non sei e quello che vorresti essere.
Scopi e tiri fuori i denti.
Mi alzi e mi sbatti sul tavolo della cucina.
Vuoi partecipare attivamente.
Mi squarti e spingi. Sudi e grugnisci e ringhi come un animale.
Questo sei.
Questo devi essere.
Un animale che bilanci l'ignobile essere depresso che sei diventato.
Due estremi fanno un equilibrio.
E allora forza!
- Scopami! Fottimi! Fammi sentire! Niente testa, ora! -
.e tu mi ascolti e ti lasci incitare come un toro alla vista del sangue denso......mi apri e urli.......disumano e incazzato piacere......
Ti prendo per i capelli e ti guardo nelle palle degli occhi : - Guai a te se mi vieni dentro. Non voglio il tuo schifo di depressione! -
Con l'espressione sconvolta esci dal mio fradiciume e ti masturbi forsennatamente. Giusto in tempo mi scanso. Il tuo sperma sulla tavola.
Lo guardiamo entrambi. Lo guardiamo e lo sentiamo uscire assieme ai tuoi gemiti di lussuria rabbiosa. Fiotti densi e copiosi e bianchi, sul tavolo di wengé scuro e legnoso e venoso.



Scende la quiete.
Il respiro si calma.
L'energia si placa.
Scivola la mia mano sulla tua schiena come se scivolasse sulla schiena di un amico che ha appena vomitato bile verde.
Scivola come una carezza, come se dicesse : “ E' finita....”
Rimetto mutandine e jeans.
Ti accasci addosso al frigo.
Con la mano raccolgo il tuo sperma sulla tavola e lo faccio colare sull'altra mia mano a conchiglia, sotto l'orlo del tavolo.
Raccolgo tutto.
Vado al lavandino, apro l'acqua e lo faccio scomparire nel tubo di scarico.
Sciacquo le mani.
Le asciugo.
Ti guardo.
Ti alzi i jeans assieme ai boxer.
Sei smunto.
Ti do la giacca.
Ti accompagno alla porta.
- Sei sempre stato un essere umano meraviglioso. Vedi di continuare ad esserlo. Un pezzo di negatività l'abbiamo buttato nello scarico. Tira fuori quello che rimane delle tue palle.
...non farti più vedere.......e buona fortuna.-

...ad entrambi.