sabato 1 settembre 2012

Uomo Verde




Verde : giallo + blu.












Razionalità + profondità.

I tuoi ragionamenti sono molto belli.
Ti ascolterei per ore.
Ti sento citare dei grandissimi personaggi : spiritualisti, architetti, scrittori, filosofi........tutte ENORMI personalità che in qualche modo hanno cambiato il mondo ed hanno sicuramente piantato dentro di te un seme.
Il seme della consapevolezza e del cambiamento.

Ma dove e quando si cambia?

Hai immediatamente consapevolizzato le mie parole. Le MIE, di ME, di me Viola.

Viola : blu + rosso.



 












Profondità + passione.

Ci incontriamo nel Blu e ci separiamo nel Giallo e nel Rosso....hai intuito bene.

Quindi a me il Giallo manca, o meglio : è al di fuori del mio modo di essere, di vivere e di sentire, allo stesso modo di come il Rosso lo è per te.

Io Viola e Vorticosa, Tu Verde e Retto.

Ne abbiamo da imparare l'uno dall'altro.

Perché il Viola Vorticoso continua a girare e a perdersi e ci mette un'infinità a raggiungere la meta, mentre il Verde Retto arriva prima alla meta, ma si perde un sacco di VITA nel cammino...........hai intuito bene. Di nuovo.

E così hai inventato il nostro piccolo giuoco : insegnamoci.

Io ti insegno il Rosso e tu mi insegni il Giallo. Ho pensato io.

Sarebbe stato divertente. Davvero divertente.

Ma poi hai sconvolto le mie regole.

TU hai scritto a ME :

Corso di Rosso : Lezione 1 : - Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo I fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici; se si fosse rivelata meschina, volevo trarne tutta la genuina meschinità, e mostrarne al mondo la bassezza; se invece fosse apparsa sublime, volevo conoscerla con l'esperienza, e poterne dare un vero ragguaglio nella mia prossima digressione.
Henry David Thoreau



La regola avrebbe dovuto essere che io ti avrei insegnato il Rosso e tu avresti insegnato a me il Giallo.
Invece :
Io mi impegno a sviluppare il mio rosso.
Tu ti impegni a sviluppare il tuo giallo.

Così è più difficile, dannazione.
Mi hai fregata.......

Complimenti.




 

domenica 5 agosto 2012





Trascrivere quello che ho provato dentro oggi sarà difficile.
Un po' perché sono trascorse troppe ore....un po' perché si tratta di sentimenti complessi.

Sono stata a pranzo da 2 amiche, oggi.
Una cosina tranquilla.
Loro sono una coppia da qualche anno.
Conosco bene tutto il travaglio interiore di una di loro, S. ( un compagno con dei grossi problemi, 2 figlioli piccoli ).
Conosco un po' anche il travaglio di E.
Conosco il loro buchi neri.
Conosco le bufere che hanno dovuto attraversare.
Conosco la lunghezza infinita dei tempi di consapevolizzazione delle loro separazioni.
La loro relazione è ancora quasi completamente nascosta.

Conosco altre creature femmine che combattono ancora e ancora.
Tutti i giorni.
Combattono contro gli uomini.
Combattono contro la società.
Combattono ogni giorno, ogni ora, ogni minuto ed ogni secondo con l'”essere donna”.......con la definizione storica di “donna” : definizione a cui abbiamo dato una svolta definitiva parecchi decenni addietro, ma che ancora grava sulle nostre spalle.
Perché siamo cambiate.
Non siamo più quelle di una volta.
Abbiamo un'anima e la facoltà di voto.
Solo in seguito ci siamo rese conto di aver dato il via ad un processo di cambiamento socio-culturale di portata gigantesca.....e, dannazione, ci stiamo ancora lavorando.

Non voglio fare discorsi politici.
Non voglio fare discorsi complicati.

Oggi ho solo sentito tutta questa meravigliosa fatica che tutte le donne del globo stanno facendo per inventare una NUOVA DONNA.
Tutte.
Una per una.
Anche per quelle donne per cui NOI stiamo battendo il terreno e aprendo nuovi sentieri di libertà, conoscienza, coscienza e realizzazione, donne che ora sono a pochi passi dalla Rivoluzione.

Io non voto e non voterò mai per una nuova società matriarcale.
Io vorrei tanto votare per la costruzione di una società equilibrata : del maschio e della femmina.
Ma per fare tutto ciò noi donne dobbiamo crescere ancora : la nostra consapevolezza non è ancora piena....e così pure quella dell'uomo : quando cambia un equilibrio, a cascata ne cambiano altri mille e ancora mille.......quindi anche l'uomo deve attendere pazientemente che noi femmine troviamo un po' di bilanciamento e poi costruire loro stessi il proprio equilibrio......

Perché siamo noi donne che abbiamo bisogno di tempo, nuova cultura e riflessione, ora.
Dobbiamo costruirci, dobbiamo pesarci, dobbiamo consapevolizzarci.
Per fare tutto ciò dobbiamo sperimentare e per farlo abbiamo bisogno anche di voi uomini.








































































































Shaking The Tree

Souma Yergon, Sou Nou Yergon, We are shakin' the tree
Souma Yergon, Sou Nou Yergon, We are shakin' the tree

Waiting your time, dreaming of a better life
Waiting your time, you're more than just a wife
You don't want to do what your mother has done
She has done
This is your life, this new life has begun
It's your day - a woman's day
It's your day - a woman's day

Turning the tide, you are on the incoming wave
Turning the tide, you know you are nobody's slave
Find your Brothers and sisters
Who can hear all the truth in what you say
They can support you when you're on your way
It's your day - a woman's day
It's your day - a woman's day

Souma Yergon, Sou Nou Yergon, We are shakin' the tree
Souma Yergon, Sou Nou Yergon, We are shakin' the tree
Souma Yergon, Sou Nou Yergon, We are shakin' the tree

Changing your ways, changing those surrounding you
Changing your ways, more than any man can do
Open your heart, show him the anger and pain, so you heal
Maybe he's looking for his womanly side, let him feel

You had to be so strong
And you do nothing wrong
Nothing wrong at all
We're gonna to break it down
We have to shake it down
Shake it all around

Souma Yergon, Sou Nou Yergon, We are shakin' the tree
Souma Yergon, Sou Nou Yergon, We are shakin' the tree
Souma Yergon, Sou Nou Yergon, We are shakin' the tree











domenica 24 giugno 2012

Voglia di.......










Voglio solo sdraiarmi.
A letto.
Sdraiarmi e masturbarmi pensando a te.

Un attimo.
E' stato un attimo.
E' stato un attimo di “non sapere”.
Un “non sapere” durato giorni, mesi.
Un profondo “non sapere”.
Un “non voler immaginare”.

Tutto è improvvisamente convogliato, come in uno strettissimo imbuto, in pelle addosso.

Pelle di carezze.
Pelle di piccoli baci, di delicate labbra sulla mia testa.
Pelle di mani che sfiorano braccia.

Rumore dei tuoi passi sulle scale.
Il mio salire dietro di te e dopo di te, senza sapere cos' avrei trovato.

Trovare la tua pelle.
Trovare la tua testa.
Trovare la tua bocca.
Trovare le tue mani che instancabilmente mi accarezzano.

Cercare la poca aria che entra dalla finestrella, che fa ondeggiare la tendina triangolare che vibra ai miei occhi socchiusi e al mio respiro mai sazio.

Indugio nel toccarti perché mi piace che tu mi tocchi.
Mi piace che mi baci.
Mi piace che dispensi saliva lucida sulla mia pelle opaca.
Mi piace guardarti mentre lo fai.

Indugio nel toccarti perché voglio ritardare il piacere dello scoprirti.

Non immagino neanche lontanamente le meraviglie del tuo corpo.

Quando ne vengo a conoscenza, le mie mani confessano al mio cervello quanto e quale territorio vi è da scoprire......

...e allora il mio desiderio si fa fame.

Sotto alla lingua mi si forma una pozzanghera di desiderio.....in mezzo alle labbra un fiume di istinti si vanno a liquefare.

Nel frattempo la tua dura e nervosa carne asciutta si bagna.
La mia fame diviene fagocitante e porto il mio palmo bagnato alla bocca e alla lingua per assaggiare le tue viscosità.

..ed è tutto.

E' colpa di tutto te.
E' immensamente colpa del fatto che mi stai dando tutto ciò di cui ho bisogno, che mi stai regalando tutto ciò di cui ho voglia.
E' immensamente colpa del fatto che mi stai leggendo dentro.

Non ascoltarmi, non guardarmi............sono sottosopra, stupita, allibita.

Vedere le tue labbra che sorridono ancora e ancora.....i tuoi occhi che mi guardano e poi si chiudono......

Le tue dita che mi carezzano in modo sottile e che poi mi avvinghiano la carne.

Ti vedo muoverti attraverso il tuo territorio, regalarmi cibo, donarmi musica, aprire delle piccole/grandi porte della tua vita.
Ti guardo allibita come un quieto e vibrante spettacolo per me, solo per me.

Assisto ai tuoi orgasmi stupefatta, alla tua capacità di lasciarti “andare via” dentro di me.

Ti osservo, irrequieta dentro di me, come davanti ad un'immensa landa lussureggiante e straniera da scoprire, visitare, conoscere, godere.

Accolgo e raccolgo tutto ciò che mi regali come una creatura affamata di realtà, di vita vera.....mentre mi accorgo che sì, è vero........la realtà è distante da questa bolla irreale che stiamo vivendo.
E il domani?
Il domani è lontano da noi tanto quanto il reale del “qui ed ora” è fantasia.
Quanto è fantasia?
Quanto è lontano?



Tempo e spazio complottano come serpi velenose alle spalle del mio desiderio di esploratrice.

E allora ti immagino.
Ora.
Adesso.
Qui.
Sola.

Ti immagino disteso su quel letto.
Immagino i diversi tipi di respiro che ho sentito fluire dalla tua bocca : il respiro affannoso della monta, dello scioglimento dei ghiacciai........il respiro quasi impercettibile sui miei capelli.....il respiro lento e regolare del tuo sonno vicino pochi centimetri dal mio risveglio.
Immagino il tuo odore caldo ed umido e la tua pelle luccicante di sudore salato.
Immagino le tue dita che mi riempiono il bicchiere di vino rosa, che mi scivolano dentro la bocca, che mi scivolano dentro ogni parte del mio corpo, che mi sfiorano dolcemente il viso facendomi persino imbarazzare.
Immagino la tua voce che mi racconta di posti che forse nella mia vita non vedrò mai, la tua voce che mi spiega quello che secondo te dovrei fare, la tua voce a farmi ridere e ghignare, la tua voce rotta dal godimento, la tua voce che mi dice : “....andiamo a giocare.....”
Immagino il tuo passo lento, ad accompagnarmi ovunque.
Immagino i tuoi occhi che mi scrutano quando la mia testa è altrove.
Immagino la tua presenza.
Vicino a me.
Immagino due anime che si sono scontrate, incrociate.

Non so chi sei.
So solo che voglio sdraiarmi.
A letto.
Sdraiarmi e toccarmi pensando a te.
Toccarmi e godere immensamente di quell'orgasmo che non TI ho regalato.
Di quell'orgasmo che non MI sono donata.

Di quel mio orgasmo che CI ho negato.










domenica 17 giugno 2012

I want to keep you in my pocket







.......è una di quelle sere (di quelle tante sere) in cui finisci di lavorare tardissimo, sei stremata ma con ancora un discreta dose di adrenalina che ti inasprisce la gola.....

......torni a casa e l'unica cosa che vorresti sarebbe quella di fare una doccia rilassante e, con le luci tutte spente, infilarti sotto le lenzuola fresche accanto ad un corpo caldo.

Quel corpo caldo.

Dormiente e abbandonato, inconsapevole di tutto ciò che lo circonda.

Osservarne in contro-luce i contorni, annusarne l'animale odore e sfiorarne la tiepida pelle, mentre il suo respiro impercettibilmente regolare ti suggerisce che è perduto in altri mondi lontani dal tuo.

Socchiudere gli occhi e, sorridendo, immaginare nella mente il suo sorriso.......

.........e addormentarsi così.....nell'attesa che sorga il sole e, assieme ad esso, anche il suo sorriso davanti al tuo viso e le sue mani sulla tua pelle........














2









........ecco.

Quando vedo queste cose, mi si rinfranca lo spirito.
Perché significa che al mondo c'è gente che sa produrre ARTE.
Produrre ARTE contribuisce a cambiare e migliorare il mondo.
ARTE  con profondo spirito critico.




lunedì 11 giugno 2012

La BOLLA







UNA BOLLA D'IRREALTA'......................GONFIA DI REALTA'............

.........SENZA MURI, 
NE' MATTONI, 
              NE' MALTA................

PELLE SOTTO LE MANI, ANIMO NELLE MANI, REGALI INASPETTATI.

RISATE DA CREPASTOMACO.
RICERCA E SCAVO.
OCCHI CHIUSI E APERTI.
SUDORE E GODIMENTO.
PANE E VINO.
SCAMBIO E CONDIVISIONE.
CAREZZE E DOLORE.
TRANQUILLI SILENZI E PASSEGGIATE IN ARMONIA.
VERDE E ROSSO.
VIOLA E GIALLO.
BLU E ARANCIO.
NERO E GRIGIO.

IN 2 GIORNI, TUTTO CIO' CHE DI MERAVIGLIOSAMENTE REALE CI PUO' ESSERE......
..............TUTTO LI'..................
..............TUTTO LI' DENTRO ALLA BOLLA DI IRREALTA'.............

BOLLA CHE NON HO IL CORAGGIO E LA FORZA D'ANIMO DI FAR SCOPPIARE.

























mercoledì 23 maggio 2012

Mani





Leggiadre e ondulate come le ali di una Manta.















Delicate come il rosa di un'alba.
















Vorrei sentire l'alba dentro, che sorge dalla strana luce del mio abisso.
L'alba di una lunga notte fatta di giorni piovosi, alla finestra, in attesa.
In attesa dell'alba.
Delle tue dita delicate come il rosa dell'alba.

Solo con le mani.
Da solo.
Con le mie mani.
Sola con le tue.

Adagiàti su un manto blu di silenzio, ricoperti solo di pelle, avviluppàti dal buio.

Solo con le mani a distinguere il liscio dal ruvido, il morbido dal duro, l'asciutto dall'umido.

Solo col respiro a scaldare l'aria sospesa nell'aria.

Solo con gli occhi, vigili nel buio, a riconoscere davanti a noi l'ombra del collo che unisce mente e cuore.

Ascoltiamo i sospiri in mezzo ai respiri sciolti assieme al fruscìo delle mani nude sui nostri corpi nudi.

L'udito dei polpastrelli riconosce superfici lisce come il velluto o raggrinzite come il tronco di un albero o bagnate da una goccia di estasi sospesa.

La vista dei palmi ricopre, sfiorandola, superfici estese e calde.





Raccogliamoci solo con le mani.
Stilla dopo stilla.
Elastiche come giovani rami piegati dal vento del desiderio che soffia da sud.
Asciutte come sabbia sulle nostre schiene.
Umide e gocciolanti di vapore sulle nostre labbra.

Ti sposto.
Mi sposti.
Ci allontaniamo e lasciamo attendere ancora il velo di cannibalismo che cerca di ottenebrarci.

Un incontro di mani fuori dall'ordinario.
Mani che disegnano disegni.
Che accendono strisce di cellule al loro sfiorante passaggio. 
Peli che si ergono.
Brividi sommessi di corpo e di respiro.
Diaframmi che si gonfiano d'aria in sospiri gravidi di attesa e piacere.

Mani che comunicano con la mente attraverso la pelle.
Pelle che ascolta i desideri delle mani.

Mi avvicini.
Ti avvicino.
Le mani afferrano la carne, sprofondando in essa, per avvicinarci.





Tocchiamo con grazia l'aria densa e calda che esce dalle nostre bocche schiuse.
Carezziamo le labbra con le dita come se fossero anch'esse labbra.
Petto e torace a sfiorarsi e tremare.
Arti ad annodarsi in lisci ed elastici arabeschi di pelle e carne.






Non è tempo per reinsavire.
E' tempo di perdersi, abbandonarsi.
E' tempo di mani a farci sprofondare in argentee spire di intimità, vortici lenti ma risucchianti di avidità tattile.
E' tempo di goderci l'uno con l'altro fino a perdere i sensi, sfiancati da un continuo crescendo di eccitazione senza sbocchi.

Fuori dalla finestra chiusa, il mondo gocciola nera pece.
Dentro a questo buio galleggiante, goccioliamo insieme latteo piacere.....

...per me......
...per te.......
...per annacquare il nero pece attaccato alla finestra del “di fuori”.........