venerdì 30 dicembre 2011

giovedì 29 dicembre 2011

Storia Di Mr. DickInHands e Del Terrificante MonoCapezzolo








(Autore : VentSavage)

Erano passate parecchie settimane da quando il Sig Dickinhands era stato ricoverato con la massima urgenza per un abuso di onanismo. Aveva provato a farla finita, ma forse lassù qualcuno lo amava e cosi non fu.

Fu dimesso e tornò a casa. Aprì la porta, nella casa regnava odore di chiuso e la polvere galleggiava immobile nell'aria sospesa nella luce che filtrava tra le tende in uncinetto.

Le scostò, guardò giù e ... quei topi e quelle rane erano ancora li. Ora la battaglia si era trasformata in un orgia gigante di cosce di rane aperte con topi che le aprivano come satiri i dentini sporgenti al momento dell'eiaculazione. Gli parve di vedere un quadro di Bosch. E nel tremolìo della luce calda del mezzogiorno vide una figura che da lontano si avvicinava. Stropicciò gli occhi con forza, non ci vedeva bene, anzi era quasi cieco per colpa delle troppe seghe che si era tirato nei mesi passati pensando a "quella".

Guardò meglio e pensò balbettando: "Ho un allucinazione......un allucinazione allucinazione allucinazione.....ecco cosa ho."

Lì nella bolgia orgiastica di rane e topi avanzava una donna con due tette convergenti al centro e con un unico e roseo, enorme capezzolo.

Quella visione lo inquietò ma gli fece anche subito pensare alla tettarella in gomma scura da cui beveva l' ovomaltina da piccolo.

I topi smisero di pompare le rane, strapparono loro le cosce spalancate e corsero da chef Maxim dove lo chef pagò loro parecchie centinaia di euro per quella succulenta bontà.

Il signor Dickinhands, era sconvolto dalla visione.
Non si capacitava non capiva,quando senti un altoparlante chiamarlo.

Gli sembrò di vivere in un incubo: il suo nome che gracchiava nell'altoparlante. Si sedette, prese il telefono, chiamò il suo amico Sonny: gli chiese se aveva voglia di andare a trovarlo e di menarselo insieme vedendo chi resisteva di più e chi schizzava più lontano.

Sonny gli disse di sì, quel ragazzo non lo deludeva mai.

Si sputò nel palmo secco della mano e lo aspettò.

(Scritto da Ali.Wings)

Mr. DickInHands e Sonny
avevano fatto accomodare la nuda e catalettica femmina sulla poltrona davanti a loro, così avevano potuto prendere posto sul divano e segarsi assieme fissando quello strano fenomeno da baraccone così affascinante.
"Ma secondo te, come ce l'ha la fica?" chiese Sonny, con gli occhi da pesce.
"Glie l'ho guardata mentre arrivavi. Subito sembra normale, ma se guardi bene attorno al buco c'ha due clitoridi, uno sopra e uno sotto, vicino al culo." rispose Mr. DickInHands che con una mano si segava lentamente mentre con l'altra gesticolava lentamente per chiarificare la spiegazione.
"Sai,” disse Sonny dopo una lunga e pensierosa pausa, “non mi dispiacerebbe guardargliela."
"Effettivamente....." annuì il padrone di casa, alzando le sopraciglia.
Si alzò, si avvicinò alla femmina mono-capezzolo e le aprì le gambe, appoggiandole i piedi sul tavolino di legno scheggiato davanti a lei.
Ricominciarono a segarsi, uno in fianco all'altro, ammirando questo spettacolo della natura : un capezzolo e 2 clitoridi.
Roba da matti.
Non sarebbe più capitata un'opportunità simile.
"Posso skizzarle sul capezzolo?" chiese Sonny.
"Non se ne parla. L'ho trovata io, casomai dovrei farlo io."
"Sì, ma te poi te la tieni qua e potrai farlo quando ti pare. Io invece no. E poi te potresti skizzarle il doppio clitoride. Mi pare una richiesta ragionevole la mia."
"Effettivamente.........”rispose l'altro, alzando le sopraciglia “............ma non dovevamo fare a chi skizza più lontano?" chiese Mr. DickInHands, cercando di deviare l'argomento.
"Sì, ma quello lo possiamo fare quando vogliamo. Sono troppo attratto da quel capezzolo gigante."
Mr. DickInHands pensò che avrebbe potuto tenersi in casa la “creatura” e fare quello che voleva, una volta che Sonny se ne fosse andato.
Quasi quasi, sì....gli pareva ragionevole.
“D'accordo. Ma fai attenzione a non imbrattarmi il cuscino di uncinetto della mia bis-nonna : è accompagnato con le tende.”
Sonny acconsentì.
Si alzò e si affiancò alla femmina. Posò un ginocchio accanto al suo fianco e prese la mira.
Mentre eiaculava gli uscì un grugnito e, meraviglia delle meraviglie, anche la femmina ebbe un sussulto.
Mr. DickInHands alzò le sopraciglia nella migliore delle tradizioni e il suo sguardo era stupito.
Quella femmina poteva godere.
“....hai sentito?” Chiese Sonny, altrettanto sorpreso e ancora ansimante.
“Certo, non sono mica sordo.”
Col cazzo in mano, Mr.DickInHands scavalcò il tavolino di legno scheggiato e si mise in ginocchio in mezzo alle gambe della donna-fenomeno, se lo menava a velocità della luce, che sembrava di vedere le Comiche : tutto rosso in viso, le sopraciglia aggrottate e lo sguardo fisso sui 2 clitoridi. Immaginava nella sua testa di poter penetrare quella strana fica e di riuscire a stimolarle il clitoride sottostante con lo sbattimento delle palle e di ravanare a mano quello superiore.......una vena a forma di Y si disegnò sulla sua fronte rubiconda nel cerebrale tentativo di far godere quella femmina più di quanto non avesse fatto l'amico Sonny.
Di seghe se ne era fatte fino al ricovero, quindi la sua mano viaggiava strettamente collegata al cervello........ma ora era differente : voleva far godere quell'Essere, non voleva godere solo per se stesso.
Altro che “a chi la skizza più lontano” o “a chi resiste di più”......bambinate! Questa sì che era una sfida del cazzo!!
Sentì salirgli la sborra direttamente dai lombi gonfi come mongolfiere....percorrere tutta l'asta, bollente come latte di vacca, denso come budino alla vaniglia e sboccare direttamente in vari e mirati fiotti da AK47 sul clitoride superiore della Femmina Monocapezzolo. L'immagine del suo sperma che colava dal clito superiore, al buco della fica, in mezzo alle piccole labbra, fino a sciogliersi sopra al clito inferiore per poi andare a perdersi in mezzo alle chiappe, lo fece esultare in un “Ah!!!!” diaframmatico e gutturale che per poco non rischiò di nascondere il gemito labiale della Donna.
Fu un gemito tipo : “Bahhh......”...con tanto di occhi strabuzzati per aria.
“A-HA!!!!!!!” strillò Mr. DickInHands, vittorioso, alzando il pugno, allargando la bocca e alzando le sopraciglia (andando così a stropicciare ridicolamente la vena a forma di Y sulla sua fronte).
La vittoria era sua.
Era fuori da ogni possibile dubbio.
Sonny era rimasto inebetito da cotal prestazione, per la precisione millimetrica dell'eiaculazione del compare nonché per la reazione della Femmina.
Scosse la testa e ammise la vittoria dell'amico, con tanto di sopraciglia corrucciate.
Sonny si abbottonò i pantaloni e sconsolato si avviò alla porta d'ingresso.
Con un sorriso a 104 denti, Mr. DickInHands lo accompagnò : “ Ero parecchio ispirato stasera, per non parlare poi di tutto l'esercizio e l'esperienza che ho accumulato in questi ultimi tempi.....” lo disse fissando un punto nel vuoto, in piedi, congedando Sonny con il portone aperto, con i pantaloni alle ginocchia e col lombrico penzolante in mezzo alle gambe.
Chiuse la porta alle sue spalle.
Si avviò verso il soggiorno.
Stette per un tempo indefinito seduto sul divano di fronte alla Femmina Monocapezzolo, sorseggiando un whisky scadente che gli rilassava i muscoli e quasi gli ridava la vista.
Ad un tratto si ricordò che era la vigilia di Natale.
Recuperò dal polveroso e ragnatelato sottotetto una fila di lucine multicolor per l'albero di Natale (che aveva gettato nel fiume 2 anni prima).
Lo avvolse attorno a MC2C ( MonoCapezzola2Clitoridi, così decise di battezzarla) in modo che avvolgesse le 2 tette convergenti e passasse anche attorno alle gambe per illuminarle la patonza. Accese la presa alla spina di una ciabatta e........FIAT LUX!!!!
Che meraviglia.
MC2C brillava nel buio della stanza e Mr. DickInHands si addormentò col bicchiere di whisky in mano guardando lo sperma suo e del compare che si seccava, assolutamente ignaro del fatto che nelle fogne cittadine le uova delle rane stuprate si stessero schiudendo, dando vita ad una novella generazione di esseri geneticamente ambigui : i topi avevano fecondato quelle uova.


( Colonna sonora suggerita direttamente da Mr. VentSavage :D )






giovedì 15 dicembre 2011

Tutto è cambiato

MirrorBall

 …..fuori sta piovendo.....le gocce sul lucernario......si sente ovunque che tutto è cambiato......

…..me ne accorgo camminando semplicemente per la strada ; prima ogni passo era fatica, come trascinare una carcassa fiacca e ingrigita dagli eventi. Ora camminare è diverso : seguo sempre il ritmo del mio organo cardiaco, ma è un battito vigoroso e il mio cuore è tornato al suo posto, quando prima si trovava acido nello stomaco o tremante nella pancia o stretto nel collo o costretto nella testa.
Ora il cuore è lì dove dovrebbe sempre stare, perché ognuno lo dovrebbe avere lì, al sito designato dalla natura per ogni essere.





…...me ne accorgo tornando sui miei passi, su percorsi già percorsi innumerevoli volte e sento, percepisco le differenze. Non stagioni, non tempi....bensì modi. I muri di pietra non sono più pareti invalicabili, perché dentro di me non mi pongo più il problema. Penso che sia solo una questione di prospettive. Le salite ripide e sterrate non sono più fatiche incognite, ma diventano serpenti di pietre bianche lì per essere esplorati e il sudore che mi accompagna non è più fastidioso.







 

…..me ne accorgo riflettendo : i miei pensieri sono leggeri e si susseguono logicamente o illogicamente con un sacco di aria in mezzo. Come se respirassero, come se fossero ossigenati dalla tua esistenza in qualche angolo della Terra. Un tempo li ricordo contorti a formare matasse aggrovigliate di sterpi senza vita. Ora sono liberi in ariose praterie di verde nuovo.

…..me ne accorgo immaginando la tua pelle che scende sulla mia. Vorrei riuscire a spiegarlo a tutti il suono che produce, vorrei che tutti lo potessero capire e immaginare solo guardandomi in faccia. Invece lo tengo dentro di me, come il mio piccolo segreto. Ho questo scrigno, dentro, in cui ti conservo e curo il pensiero di te : lo scrigno è il mio corpo, da sempre custode di elementi immateriali. Ma tutto è cambiato, perché ora si vede fuori che dentro c'è qualcos'altro oltre a me stessa. Anzi, qualcun altro.

…..me ne accorgo osservando la luna : quando è piena sembra uno specchio.....mi ci rifletto dentro e mi guardo il viso...gli occhi sono differenti, sono allo stesso tempo consapevoli e abbandonati. Abbandonati a me stessa e a tutto il resto contemporaneamente. Sono più dolci...meno duri di prima. Erano due sassi neri e spigolosi, prima. Ora sono due rotonde perle morbide e lucide.......





…...me ne accorgo sfiorandomi le labbra, con lo sguardo fisso nel vuoto fuori di me, proiettata interamente in quel bacio. Quel bacio che ha suggellato la nostra alleanza e il nostro legame, che mi ha fatto sentire sulle labbra che il tuo corpo è caldo come il mio. Quel semplice gesto che ci ha permesso di guardarci dentro, l'uno in fondo all'altro, con gli occhi delle labbra. Un bacio che si prolunga nei ricordi, giorno dopo giorno, quando prima era solo un ricercare qualcuno che ci completasse.

Non più.

Ci siamo baciati  ed è  come se l'avessimo inventato noi.

E tutto è violento e vitale, danzante e caotico e l'energia arriva da sola, quando prima era necessario arrotolarsi le maniche fino ai gomiti e scavare nel letame per cercare un respiro di vita breve che si esauriva immediatamente.

Ora no.

Ora non più.

Ora tutto è cambiato.