mercoledì 8 giugno 2011

Arredamento & Sesso

Ieri pomeriggio sono stata accompagnata da una carissima amica a visitare uno splendido negozio di arredamento. Naturalmente io non sono buona a vedere le cose in maniera normale. Il mio cervello ha iniziato ad elaborare......


SOGGIORNO – UN TAVOLO DI CRISTALLO




“Siediti per terra” ti dico, “sotto al tavolo, tra quei bracci aggrovigliati”. Ancora vestito obbedisci. Mi tolgo la veste annodata in vita e scopro la mia nudità. Mi siedo sul cristallo. Ti offro questa trasparenza che mi schiaccia la carne. Divarico un po' le gambe per fare in modo che la mia grondante umidità corrompa l'immagine nitida del mio sesso. Ora il cristallo è tutto bagnato.....




CUCINA




Uno spuntino dopo l'amore. Lasciami sciacquare questi 2 piatti. Seduto a tavola, sento il tuo sguardo fisso sulle mie gambe. Lo sento come se mi toccasse. Il vino rosso in circolo nel tuo corpo ti fa immaginare esattamente cosa nasconde l'orlo della tua maglietta addosso a me. Ne sento la stoffa di cotone che mi accarezza le pelle delle natiche ad ogni mio movimento. L'acqua scorre. Mi allungo giusto un attimo per raccogliere un paio di cucchiaini della colazione, rimasti sul vetro dietro al lavandino.....mi allungo quel tanto che basta per far alzare la maglietta e mostrarti un indizio della rotondità del mio sedere. La miccia è accesa.




CAMERA DA LETTO – UN FUTON




Amore quasi a terra. Aroma di gelsomino. Pelli nude al lume di candela tiepida. Chiaroscuri in rilievo. Le mie ginocchia appoggiano sulla soffice stoffa leggermente imbottita, quel tanto che basta per non farmi dolorare le rotule. Le mani appoggiate sullo stesso tessuto. Spingo le natiche verso l'alto per offrirti quello che più desideri. Ma tu operi un'altra scelta. Ti abbassi un poco sulla mia schiena e con una mano mi accarezzi un seno morbidamente pendente verso il basso. Lievi polpastrelli, tutti e cinque che abbracciano la mia mammella senza stringerla e la accarezzano lievemente chiudendosi alfine sul capezzolo rigido e appuntito......




SALA DA BAGNO




Scendi con me nell'uovo. L'acqua è calda. Lascia che io mi appoggi con la schiena sul tuo ventre. Prendo del sapone e ti lavo le mani...le accarezzo con la schiuma, dito per dito. Le appoggio sui miei seni che spuntano come isole dall'acqua. Ruota i polpastrelli scivolosi sui miei capezzoli duri. Finché sul mio osso sacro percepirò la tua di durezza.

Nessun commento:

Posta un commento