sabato 14 maggio 2011

FantasieEroticheImperfette



La prima volta che ci siamo incontrati e che abbiamo fatto sesso eravamo entrambi un po' sbronzi....il concerto, il vino gratis, un sacco di gente.....e poi quel retro del bar dove c'era di tutto : scope, detersivi, fusti di birra vuoti...e il frigo dei gelati. Quel frigo penso che me lo ricorderò sempre : mi hai presa in braccio prendendomi dal culo e mi ci hai scaraventata sopra, per poi baciarmi con impeto la bocca ed il collo mentre con le tue manone ti aggrovigliavi alla mia camicia per tirarmi fuori i seni.....
Non ho tante speranze di essere presa in braccio da un uomo io, dato che non sono proprio un peso piuma.....quindi, ti lascio immaginare come sia stato meraviglioso lasciarmi andare tra le tue braccia quella sera.....

Ci siamo sentiti un po' imbarazzati qualche giorno dopo, al nostro secondo incontro : era un appuntamento formale. Dovevo essere il mezzo per introdurre te e la tua band in un paio di locali di cui conosco le proprietarie.
Ci si guardava con circospezione, cercando di comprendere l'uno negli occhi dell'altra se ci fosse dell'effettivo piacere nello stare insieme, alcool free.
Io mi ero vestita molto tranquilla....sempre con cose larghe....i kg in più non li ho mai sbandierati ai 4 venti....tu, come al solito, con i tuoi jeans giganti e la camicia enorme....a quanto pare anche a te interessa nascondere il tuo corpo...ci squadriamo continuando a parlare di musica.....io accenno un accavallamento di gamba un po' malizioso...la scollatura un po' si apre mostrando la mediana dei miei seni.....tu mi fissi dritto negli occhi con quell'azzurro che sembra non avere una fine, i riccioli castano chiaro raccolti con la solita coda e la tua barbona chiara che incornicia le labbra che ricordo così vellutate.....

Sì.
Credo che ci potremmo garbare anche con la testa libera dall'alcool.

 
If 6 was 9



...ed eccoci qua. Sono passati altri giorni e la voglia si è fatta sempre più chiara, evidente e senza freni.
Siamo in macchina nel parcheggio di un locale dove c'è una mandria di gente ammassata a bere e a ballare. Fuori non c'è quasi nessuno.
Siamo in silenzio.
Solo questo silenzio mi fa sentire la voglia di aprirmi in modo osceno, così come immagino che i tuoi jeans stiano tirando sotto alla felpa.
Ci guardiamo di sottecchi.
Apro la portiera, esco e mi vado a sedere sul sedile posteriore. Ti guardo come un invito. Le tue sopraciglia si incurvano a fare la faccia da bestia cattiva e mi fai sorridere. Anche tu esci e mi raggiungi dietro.
Non ce la faccio più, mi avvicino e ti tocco le labbra con le mie, umide....tu parti in quarta: mi afferri per i fianchi, mi afferri proprio la ciccia dei fianchi con le tue mani giganti e mi fai montare sopra di te. Ora il mio ventre è completamente aderente al tuo, mi ci appoggio come su un morbidissimo materasso spazioso, con le gambe aperte e il mio sesso che spinge addosso al tuo.
Adoro il tuo modo di baciarmi, così soffice e vellutato, baci brevi, che sprofondano poco a poco a gustare ed assaporare ogni goccia della mia saliva.
Faccio ciò che ho sempre immaginato e desiderato fare : ti tolgo la felpa e ti sbottono la camicia. Cerchi di divincolarti, mi prendi per le spalle e mi scosti leggermente...ma quando mi metto in testa qualcosa non c'è nulla che mi possa fermare, nemmeno un orso gigante come te. Sbottonata la camicia ti passo i palmi aperti delle mani su quel ventre rotondo e peloso che ho sempre desiderato annusare, baciare, leccare......ci affondo il viso e mi sento potente della tua impotenza....mi ci perdo in quelle estesissime regioni, perdo il cervello e contemporaneamente acquisto bit di informazioni che dalle sinapsi vengono inviate direttamente alle regioni pubiche facendomi sciogliere in un lago di eccitazione......
La cosa deve aver stranito anche te perché ora mi prendi per le spalle con più forza, mi scansi del tutto ed io non oppongo più resistenza perché ho ottenuto quello che volevo : comunicarti che mi piace il tuo corpo.
Mi accorgo che mi vuoi comunicare la stessa cosa : mi apri la camicia ( a dire il vero me la sbottono io...con i tuoi ditoni ci sarebbe voluta un'eternità....). Mi appoggi quasi a distendermi e cominci a mappare il mio corpo con la bocca, con la lingua e con le mani. Mi palpi la carne della pancia mentre mi lecchi avidamente un capezzolo alla volta. Impasti la mia ciccia e la morsichi con gusto succhiandone ogni centimetro.....
Mi sbottono i jeans.
Voglio aprire le dighe.
Voglio che tu senta quanto mi fai eccitare.
Sono stati davvero pochi gli uomini che mi hanno fatta eccitare, 3 o 4 al massimo...e lo sanno perché glie l'ho detto.
Mi abbasso jeans e mutandine...non ho tempo per le sottigliezze....ti abbassi, guardi bene la tua mano mentre tocca e massaggia il mio carnoso Monte di Venere, infili le dita in mezzo alle labbra gonfie sprofondando in una pozzanghera viscida....mi fai gemere, gli occhi mi si rivoltano all'indietro.....sento il tuo viso barbuto in mezzo alle cosce ora che mi solletica le pelle sottile, la lingua che mi accarezza il clito in fiamme, la tua bocca che deglutisce i miei succhi, le tue dita che lavorano le pareti interne impazzite del mio sesso.
Sento un orgasmo che arriva, ma non lo voglio...non ora.
Ti scanso, mi serve un sacco di forza perché non ti vuoi schiodare, ti invito a metterti nella mia stessa posizione semi distesa....ora ti voglio assaggiare io.
La tua erezione salta fuori come una molla, mi lascio trasportare dai sensi, ti annuso e ti assaggio, ti riempio di saliva, lecco le tue vene, la pelle liscia della tua punta, assaporo le tue gocce di eccitazione facendoti sentire che che le sto bevendo....sento il tuo respiro farsi pesante....sempre più veloce....sento il tuo orgasmo che incalza....ma non lo voglio, non ora.
Ti strizzo la cappella, mi alzo, mi tolgo i jeans e le mutandine e ti monto come una furia.
Avvinghiati l'uno alla carne dell'altro, scopiamo come 2 bestie, la macchina traballa...ne ridiamo, drogati di piacere e di disinteresse totale per le apparenze.
Schiaffeggi con bestialità la discreta cellulite che costella le mie natiche ed osi, guardandomi negli occhi, di infilarmi una falangetta del tuo dito nel fiorellino stretto e fradicio.
E' finita.
Non riesco più a trattenermi.
L'animale che è in me esplode come una bomba, cerco di soffocare l'urlo di piacere, ti mordo la spalla e ti graffio le braccia...nella lotta mi afferri le kiappe e mi sc0pi da sotto venendo con un ringhio di liberazione.

Ripreso il normale respiro, il normale battito cardiaco e il controllo dei sensi, mi scosto leggermente liberando il tuo tenero salsicciotto morbido e condito di sperma, lo prendo in mano saggiando la consistenza dei tuoi fluidi e mi porto le dita alla bocca per assaggiarlo.....tu sorridi un po' imbarazzato, nascondendo male un altro impeto di eccitazione...ci accasciamo l'uno addosso all'altra, guardandoci negli occhi, scambiandoci baci e carezze, parole, battute e risolini....la luce del lampione mette in evidenza le smagliature della mia pancia : le guardi, le percorri con un dito...la cosa non mi piace, mi sto tendendo, mi sento a disagio......credo che tu lo percepisca, nel silenzio, alzi il viso, mi guardi e mi dici : “Io ce le ho qui sui fianchi, guarda.....”








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